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Mercoledì, 15 Dicembre 2021 22:56

Lunedì 13 Dicembre 2021

Catania – “Uno straordinario viaggio”
Chiudete gli occhi e aprite il cuore! Questo è stato l’invito e la proposta offerta alla città di Catania nella sera del 13 dicembre, Santa Lucia, grazie
all’appuntamento al buio svoltosi presso il Teatro Odeon. La proposta è stata attuata grazie all’audiodramma prodotto dal Laboratorio teatrale della Sezione
UICI di Catania guidato dalla regista e attrice Tiziana Giletto e composto da un gruppo di socie e soci che, ancora una volta, si sono cimentati con grande
entusiasmo per realizzare una versione liberamente adattata dal Piccolo principe di Antoine de Saint Exupery. Potremmo sicuramente dire che lo “straordinario
viaggio” è cominciato proprio dall’idea di realizzare un audiodramma, con la difficoltà di farlo ai tempi del covid adattandosi a prove via telefono e
Whatsapp e dall’impegno di tutti i partecipanti nello scommettersi con un testo denso di significati universali, sempre attuali, sempre pronti a interpellarci.
Lavoro ultimato si trattava di trovare una cornice adeguata per poter apprezzare al meglio il valore artistico e simbolico dell’audiodramma.
Grazie alla vivace mente della nostra Presidente Rita Puglisi e alla fitta rete di associazioni, organizzazioni, istituzioni cittadine fidelizzate attorno
alla Sezione per il prezioso lavoro di relazioni intessuto nei cinque anni del suo mandato, si è definita la partecipazione dello Chef Saverio Piazza che
ha voluto deliziare il pubblico presente con uno cioccolatino al buio, le fantasiose creazioni di pane con le forme di pianeti realizzati da studenti e
studentesse dell’Accademia di Belle arti guidata dal professor Aldo Zucco e dalla presenza della fondazione OL Mediterraneo antico per suggerire la grande
potenzialità di un’esperienza multisensoriale anticipandone altre imminenti sempre in partnership con UICI Catania.
La serata, presentata dalla giornalista Sarah Donzuso, ha avuto inizio con il saluto della Presidente e la fraterna benedizione a credenti e non credenti
di Monsignor Scionti, parroco della Cattedrale. Poi è iniziata la magia del buio, il silenzio in sala mantenuto rispettosamente e consapevolmente fino
alla fine dell’ascolto. Quindi lo svolgersi del racconto reso vicino alla nostra storia e dedicato a Francesco, caro gentile amico e socio della nostra
Sezione, partecipante dei precedenti progetti teatrali, dolorosamente scomparso nel 2020.
La sequenza del racconto si è sviluppata con grazia, stupore, riso, tristezza, rimpianto e tanto altro ancora lasciando volare la nostra mente e il nostro
cuore. E dopo che ciascuno di noi, ascoltando profondamente, ha immaginato le situazioni o ripercorso la propria vita , ci si è avviati alla conclusione
calorosa, commovente, struggente.
Gli applausi del pubblico, caldi e sinceri, hanno rallegrato non solo la brava Tiziana Giletto e il folto gruppo di protagonisti e protagoniste ma anche
tutte le persone che, avario titolo, si sono spese per la felice riuscita della serata dal personale dipendente al servizio civile a quanti hanno collaborato.
Le parole della Presidente hanno chiosato lo spirito del dramma e concluso la settimana della serata e della settimana della prevenzione della cecità:
“Quello Che si voleva comunicare, aldilà del messaggio letterario, è che in una società in cui la vista, l’immagine sono pervasive e schiacciano gli altri
sensi bisogna invece riflettere sull’importanza dell’ascolto consapevole e profondo di tutto ciò che ci circonda e delle persone che ci troviamo intorno.
A un’Associazione come la nostra che fa della prevenzione della cecità la propria mission, non può interessare far fare una superficiale esperienza al
buio a chi vede. Vale piuttosto l’invito che noi persone non vedenti vogliamo fare a chi ha il dono della vista, di non fermarsi all’apparenza, di giocare
al meglio ogni possibilità, di valorizzare ogni incontro e ogni nostro senso e di considerare la grande ricchezza che anche chi è privo della vista può
portare nella vita della società.
A giorni l’audiodramma si potrà ascoltare dal canale Youtube della nostra Sezione andando sul sito
www.uiccatania.it
A seguire una scheda dell’audiodramma Uno straordinario viaggio
Simonetta Cormaci per l’UICI Sezione di Catania
L’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI, SEZ. DI CATANIA 
PRESENTA 
IL RADIODRAMMA 
“UNO STRAORDINARIO VIAGGIO” 
ADATTAMENTO TEATRALE E REGIA Tiziana Giletto 
MONTAGGIO AUDIO Alessio Armiento 
PERSONAGGI E INTERPRETI 
IL PRINCIPE – Antonio Stoccato 
L’AVIATORE – Giuseppe Gumina 
LA ROSA – Margherita Giarratana 
LA REGINA – Marialuisa Grosso  
LA VANITOSA – Rosaria Bella  
L’UBRIACONE – Angelo Greco 
L’UOMO D’AFFARI – Mirko Di Paola 
IL GENERALE – Paola Sisso 
IL LAMPIONAIO – Giuseppe Marconi 
IL GEOGRAFO – Riccardo Cacciola 
IL CONTROLLORE – Biagio Rainato 
IL MERCANTE – Francesca Contino  
IL SERPENTE – Concetto Fascetta  
IL GIARDINO FIORITO – Grazia Leonardi  
LA VOLPE – Genny Cangemi 
IL NARRATORE/MAMMA – Tiziana Giletto 
Il radiodramma “Uno STRAORDINARIO VIAGGIO”, liberamente tratto da “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, è una produzione dell’Unione Italiana
dei ciechi e degli ipovedenti, sez. di Catania.
COS’E’ UN RADIODRAMMA
Per definizione di radiodramma intendiamo un testo di tipo teatrale scritto espressamente per la radio. Senza elementi visivi, il radiodramma dipende dai
dialoghi, dalla musica e dagli effetti sonori che aiutano l’ascoltatore a seguire la storia.
NOTE DI REGIA
“UNO STRAORDINARIO VIAGGIO” è una fiaba colorata sul potere della narrazione, della fantasia, una favola per bambini e una metafora per grandi sull’eredità
della affabulazione e dell’amore. Il testo gioca sul labile rapporto tra realtà e immaginazione.
Siamo a Catania, in una stanza d’ospedale dove un ragazzo sta combattendo per la sua vita, accanto a sé la madre trova in una storia da raccontargli il
suo personale tentativo per raggiungerlo, è la storia di una grande e bella scoperta. All’improvviso quella stanza si popola di pianeti, personaggi bizzarri,
nessuno li può vedere, solo quel ragazzo, intrappolato in quel letto, ma pronto a vivere avventure incredibili, ad affrontare attraverso la fantasia uno
straordinario viaggio.
Il protagonista immaginario è un ragazzo avvolto da un’aria interplanetaria di un candore spudorato. Curioso di tutto, fa continuamente domande, le risposte
che riceve da quella girandola di personaggi strampalati che incontrerà lungo il suo percorso sono spesso a lui incomprensibili, anche se divertenti. È
solo attraverso l’amicizia e l’amore che comprende il senso di quel viaggio e forse anche della sua fragile, meravigliosa vita. Ora non ha più paura, non
si sente più stanco, ora la “notte” è solo piena del suo stupore. Ora può tornare a “casa”.
“UNO STRAORDINARIO VIAGGIO” è un radiodramma da ascoltare ad occhi chiusi.
CHIUDETE GLI OCCHI, APRITE IL CUORE. SI VOLA!
Tiziana Giletto
IL LABORATORIO TEATRALE
L’idea nasce dalle esperienze di laboratorio teatrale che ho realizzato nel 2020 per l’UICCT attraverso smart working, a causa dell’emergenza in atto dovuta
alla diffusione del coronavirus e a seguito dei vari DPCM. Il radiodramma, scelta inizialmente condizionata dall’impossibilità di incontrarsi in presenza,
è diventato, dopo il successo del primo esperimento, una precisa volontà di indagine artistica su un genere per lungo tempo dimenticato, una forma di intrattenimento
sonoro che in realtà riesce a stare al passo con i tempi e in cui si fondono insieme arti diverse: la letteratura, la narrazione, la musica, il suono,
la recitazione, dando vita ad un prodotto che può essere considerato un fatto artistico a sé stante. Da Marzo a Settembre 2021 il laboratorio ha coinvolto
15 persone dai 20 agli 80 anni, con disabilità visiva. La finalità del laboratorio è stata l’immutato desiderio di aggregazione, di promozione culturale,
la creatività come strumento di armonia e divertimento che permette di migliorare la propria vita arricchendola di nuovi stimoli e conoscenze. Ci si proponeva
inoltre di offrire attraverso il lavoro teatrale, nelle sue valenze ludica, espressiva e “terapeutica”, una possibilità di scambio culturale sia umano
che di benessere: in questa prospettiva, l’attività è stata orientata in base alle urgenze, le sensibilità e il senso di limite di ciascun partecipante.
 
Il laboratorio ha permesso ai partecipanti di confrontarsi sui temi proposti, raccontarsi, essere ascoltati in un momento così delicato, essere stimolati
a mettere in moto la creatività, migliorare le proprie capacità vocali, trovare soluzioni (anche di natura tecnologica) e spunti nuovi di riflessione.
Il filo conduttore del laboratorio è stato il viaggio e le riflessioni sui grandi temi che emergono dall’opera di Antoine de Saint-Exupéry “Il Piccolo
Principe”, tra questi: l’impegno, l’amicizia, il senso di responsabilità, l’amore, la separazione, riuscire a percepire la singolarità di un individuo,
di una cosa, imparare a “vedere col cuore”, cioè a privilegiare le cose che veramente contano, guardando oltre la superficie.
Il laboratorio si è sviluppato in due fasi: una prima fase ha previsto un numero di “incontri” iniziali volti alla conoscenza del gruppo e successivi appuntamenti
finalizzati all’ascolto, all’esplorazione dell’immaginario personale, all’indagine e racconto di eventi, ricordi, memorie ed emozioni di ciascun partecipante.
Sono stati proposti esercizi per alimentare l’immaginazione e permettere lo sviluppo di idee creative.
Per agevolare tutti, anche chi aveva qualche difficoltà con i mezzi tecnologici, è stata scelto l’utilizzo dell’app più semplice e maggiormente diffusa,
ossia WhatsApp. La chiamata telefonica in orari prestabiliti ha altresì permesso un confronto diretto, è stata utilizzata per spiegare gli esercizi e come
portare avanti il lavoro, correggere i compiti assegnati, in alcuni casi anche come ascolto degli stati d’animo dei singoli partecipanti.
Le battute del testo sono state registrate in presenza, attraverso strumenti professionali. La seconda fase ha riguardato la ricerca e scelta di musiche,
suoni ed effetti per la creazione della “scenografia acustica”, infine il montaggio audio in collaborazione con un professionista del settore.