Mercoledì, 11 Settembre 2019 06:44

Catania, un pomeriggio tra teatro e musica

Venerdì 6 settembre presso la sede dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Catania un incontro di parole e musica ha chiuso le iniziative estive e aperto le attività autunnali. Si è trattato di un percorso poetico sulla cecità che si è snodato attraverso i miti della classicità greca (Omero: Tiresia e l’accecamento di Polifemo), la testimonianza di Cicerone, la tradizione ebraico-cristiana, fino all’iconografia di San Paolo nei due quadri di Caravaggio entrambi intitolati La conversione di San Paolo (prima versione, la cosiddetta Odescalchi, e seconda versione quella della Cappella Cerasi), le parole intramontabili de Il piccolo principe di Saint Exupéry, il teatro del siciliano Nino Martoglio. Il testo è stato scritto da Nino Bellia che ha voluto fare un omaggio a chi non vede avendo nei suoi ricordi di bambino la conoscenza di un signore non vedente che abitava nel suo quartiere e che lui incontrava per strada accompagnato dalla moglie. Ispirandosi anche ad un’opera di Martoglio che mette in scena il dialogo tra un padre e un figlio entrambi non vedenti, Bellia ha scritto la canzone O scuru o scuru arrivata terza al Memorial Rosa Balistreri che si è svolto il 31 agosto scorso e che l’autore stesso ha cantato accompagnandosi alla chitarra.

L’incontro è stato vivace e interessante, emozionante e coinvolgente. L’attenzione è stata tenuta sempre desta dalla scelta intelligente di strutturarlo nella modalità di conversazione condotta da Nino Bellia e di lettura di brani in dialetto siciliano per la voce della attrice, regista e a sua volta autrice di testi teatrali, Tiziana Giletto, accompagnata al pianoforte dal maestro Gaetano Spartà apprezzato jazzista, compositore che ha studiato con artisti del calibro di Francesco Cafiso.

Il salone dell’Unione era affollato di soci, amici e persone che hanno accettato l’invito ad intervenire ad un incontro che si è concluso con un rinfresco in un’atmosfera di partecipata convivialità.

La Presidente, Rita Puglisi, ha ringraziato i tre artisti per la bellezza delle loro performance, sottolineando che la bellezza è patrimonio di tutti e deve essere a portata di tutti, e ha donato loro i libri di due socie: È una vita che ti sto aspettando di Jenny Leotta e Il dono di Gabriella Calì.